La Passione di Gesù.
La Domenica delle Palme, segna l’inizio della Settimana Santa e termina con il giorno di Pasqua. In Vaticano, Papa Francesco darà il via alle celebrazioni della Settimana Santa.
La Domenica delle Palme, chiamata anche Domenica della Passione del Signore, ricorda l’ingresso di Gesù a Gerusalemme, ricevuto da una folla che agitava rami di palma, emblema del trionfo del Messi. L’usanza si rifà ad un’antica tradizione ebraica, legata alla ricorrenza ebraica di Sukkot o “festa delle Capanne”, durante la quale i fedeli salivano in pellegrinaggio al tempio di Gerusalemme portando con se un mazzetto intrecciato di palme, mirto e salice chiamato lulav, composto dai rami di tre alberi, la palma, simbolo della fede, il mirto, simbolo della preghiera che s’innalza verso il cielo, il salice, la cui forma delle foglie rimandava il significato della bocca chiusa dei fedeli, simbolo del silenzio di fronte a Dio, legati insieme con un filo d’erba (Lv. 23,40). Spesso sul mazzetto attaccato al centro c’era anche una specie di cedro, l’etrog, che rappresentava il frutto che Israele unito rappresentava per il mondo.
La festa cattolica viene celebrata anche da ortodossi e i protestanti. Usanza popolare della Domenica delle Palme è lo scambio di ramoscelli di ulivo benedetti in segno di pace e prosperità.
Nel giorno della Domenica della Passione del Signore durante la messa oltre alla benedizione delle foglie di ulivo, viene letta la passione di Gesù, rievocando il momento quando la folla lo accolse al grido di Osanna.
Il racconto dell’ingresso di Cristo a Gerusalemme è presente nei Vangeli sinottici e nel Vangelo di Giovanni, tuttavia con alcune varianti: nei Vangelo di Matteo si racconta:”La folla numerosissima stese i suoi mantelli sulla strada mentre altri tagliavano rami dagli alberi e li stendevano sulla via”. Nel Vangelo di Marco: “E molti stendevano i propri mantelli sulla strada e altri delle fronde che avevano tagliate dai campi”. Nel Vangelo di Luca non si fa menzione degli alberi tagliati. Mentre solo nel Vangelo di Giovanni si parla di palme ”Il giorno seguente, la gran folla che era venuta per la festa, udito che Gesù veniva a Gerusalemme, prese dei rami di palme e uscì incontro”(Mt 21,1-9; Mc 11,1-10; Lc 19,30-38; Gv 12,12-16).
Gesù entro dentro Gerusalemme seduto sull’asina come aveva chiesto il giorno precedente, simbolo di umiltà e mitezza. Dalla Domenica delle Palme prende il via la Settimana Santa con tutti i riti che l’accompagnano fino alla Pasqua. Il Triduo Pasquale, ha il suo culmine il giorno di Giovedì Santo e Venerdì Santo, quando in tutta Italia vanno in scena le Via Crucis, nei tre giorni si rievocano gli ultimi giorni della vita terrena di Cristo e vengono celebrate la Passione, la Morte e la Risurrezione di Cristo.
Durante l’entrata di Gesù a Gerusalemme la folla lo acclamava invocando la salvezza con Osanna, in ebraico Hoshana, esclamando:
«Osanna al figlio di Davide! Benedetto colui che viene nel nome del Signore! Osanna nell’alto dei cieli!».
Rievocava così la liberazione corale dall’Egitto successiva al passaggio del mar Rosso, dove per quarant’anni il popolo d’Israele era vissuto sotto delle tende e nelle capanne; secondo la tradizione, il Messia atteso si sarebbe manifestato proprio durante questa festa.
Preghiera dei fedeli
C – Fratelli e sorelle, il Signore Gesù ha dato la sua vita ed è risorto per tutti. Con questa fede innalziamo a Dio la nostra preghiera per la Chiesa, per l’intera umanità e per ciascuno di noi.
Preghiamo insieme dicendo: Accogli, Signore, la nostra supplica.
1. Perché le celebrazioni annuali della santa Pasqua siano per questo mondo inquieto e lacerato da tanti conflitti sorgente di salvezza, di riconciliazione e di pace, preghiamo:
2. Perché ogni comunità cristiana e ciascuno di noi sappia riconoscere e accogliere il Signore Gesù nei poveri e in ogni persona che soffre, preghiamo:
3. Perché in ogni casa sia sempre presente il Signore Gesù con il suo Vangelo e con la sua grazia per alimentare quell’amore che supera tutte le difficoltà e tutte le divisioni, preghiamo:
4. Perché i giovani aprano il loro cuore a Cristo e mettano le loro potenzialità e il loro entusiasmo al servizio del Vangelo per promuovere tutto ciò che è bello, giusto, vero e buono, preghiamo:
Intenzioni della comunità locale.
C – Per il mistero pasquale del tuo Figlio, morto e risorto, donaci, o Padre, di accogliere fruttuosamente i doni del tuo amore per la salvezza nostra e del mondo intero. Per Cristo nostro Signore.
A – Amen.
SETTIMANA SANTA
10 L Il Signore è mia luce e mia salvezza. A sei giorni dalla Pasqua, Gesù è ben consapevole dell’imminenza della sua morte e sepoltura. Che differenza tra Giuda, che valuta Gesù sulla misura del denaro e la donna Maria di Betania, che lo valuta su quella dell’amore! S. Palladio; S. Maddalena di Canossa. Is 42,1-7; Sal 26,1-3.13-14; Gv 12,1-11.
11 M La mia bocca, Signore, racconterà la tua salvezza. Gesù sa che il sacrificio della sua vita coincide con la glorificazione di Dio e la propria. Alla figura di Giuda che collabora con Satana per togliergli la vita, si contrappone quella di Pietro che è disposto a dare la vita per lui. S. Stanislao; S. Gemma Galgani. Is 49,1-6; Sal 70,1-4a.5-6.15.17; Gv 13,21-33.36-38.
12 M O Dio, nella tua grande bontà, rispondimi. Mentre Gesù dispone accuratamente tutto per celebrare con solennità la Pasqua, versando per il nostro riscatto il prezzo altissimo del suo prezioso sangue, Giuda lo vende al prezzo di uno schiavo, 30 denari. S. Guido I; S. Zeno. Is 56,4-9a; Sal 68,8-19.21.31.33-34; Mt 26,14-25.
Tarcisio Stramare, osj
Salmo responsoriale e accompagnamento
PROPOSTA PER I CANTI: da Repertorio nazionale, Canti per la Liturgia, ElleDiCi/Cei, Ed. 2009.
Processione: In te la nostra gloria (115); Croce di Cristo (130).
Salmo responsoriale: Modulo: da Il canto del Salmo responsoriale (ElleDiCi, Leumann 2011); Ritornello: Padre, nelle tue mani (125-126).
Processione offertoriale: Parole di vita (375).
Comunione: Se tu mi accogli (96); Quando venne la sua ora (120).
Congedo: Sei giorni prima della Pasqua (107).
ACCOMPAGNAMENTO
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